Il confronto con quella sarda dipende solo dal gusto personale: più delicata la prima, più forte e intensa quella siciliana.

Bottarga di Tonno a trance Campisi. La traduzione del termine arabo “batārikh” è letteralmente “uova di pesce essiccate”. Si ricava, infatti, dall’essiccazione e dalla successiva salatura di uova di Tonno.
Per ottenerla c’è bisogno di un lungo e faticoso processo che parte con l’estrazione delle uova di tonno, la loro pulitura a fondo e la successiva salatura. Dopo la pressatura e prima della commercializzazione è la stagionatura per almeno 90 giorni, periodo di tempo indispensabile per dare alla bottarga il tipico colore oro-ambrato e il sapore intenso che la caratterizza. La Bottarga di tonno ha un sapore più deciso rispetto alla bottarga di ricciola o muggine. Utilizzata soprattutto per preparare la pasta con la bottarga ma anche per insaporire crostini per un aperitivo ai sapori di mare; antipasti e secondi.
Il confronto con quella sarda dipende solo dal gusto personale: più delicata la prima, più forte e intensa quella siciliana.